L’occasione di iniziare questo lavoro è stato un concorso bandito da Unione Italiana (che ringraziamo) poco prima del Covid. La commissione valutatrice si è espressa favorevolmente, convinta della bontà del progetto.
Anche se avvisati con molto ritardo, ce l’abbiamo fatta, abbiamo finito il lavoro in tempo. In fondo alle schede tutti i nomi di chi ha contribuito a rendere interessante questo lavoro.
All’inizio del nostro “raccontare Pirano” abbiamo indicato i destinatari: guide turistiche che vogliono sapere e capire di più la città, le sue pietre … e poi i turisti, gli appassionati e innamorati dei piccoli borghi, i girovaghi avventurieri e i curiosi. Non ultimi, i residenti, in particolar modo quelli nuovi, per capire che qua il territorio è un altro, che è speciale, diverso. Ma anche per quelli che risiedono a Pirano da lungo tempo che, forse, non conoscono ancora tutto.
In soli tre mesi dalla prima pubblicazione on-line, il nostro lavoro è stato visto da oltre 17.000 persone.
Felici di questo risultato, auguriamo a tutti una buona lettura: brochure Raccontare Pirano
Daniela Paliaga Janković e Alberto Manzin
Introduzione della brochure:
Gentili lettori, visitatori, amici di Pirano,
a vostra disposizione ci sono 22 schede illustrative corredate da fotografie storiche e moderne di monumenti, piazze e panorami, per conoscere meglio la nostra bellissima cittadina.
Abbiamo iniziato presentando in sequenza temporale avvenimenti e date importanti, mutamenti locali e internazionali che hanno condizionato la storia, la crescita, l’affermazione e la decadenza della città in senso economico, sociale e culturale.
Le molteplici e ricche attività economiche del periodo veneziano, austriaco e italiano, sono state soppiantate nel secondo dopoguerra da un’unica attività preponderante: il turismo. Ma dopo il boom degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, il turismo di massa si è velocemente esaurito. E’ necessario perciò trovare un’alternativa che salvi e sviluppi le tante attività che fiancheggiano e implementano la nuova offerta, a favore di un turismo di nicchia, di un turismo culturale, verde e sostenibile. Ciò comporta, nello specifico, anche raccontare la nostra storia in modo più interessante per il turista che ci visita e la formazione di personale locale competente, per una migliore offerta, ma anche per una migliore gestione del territorio.
Potevamo creare una nuova opera scientifica, serissima, con descrizioni minuziose, piene di riferimenti storici e di spiegazioni a pie’ pagina. Ma avremmo respinto i lettori ed allontanato i visitatori, invece di attirarli. Abbiamo optato cosi’ per una forma redazionale diversa, snella, interessante e di facile lettura. Con chicche poco note e con contributi qualche volta ironici, ma ricchi di particolarità di ieri e di oggi.
Le schede vogliono essere un piccolo contributo culturale per facilitare la divulgazione delle conoscenze sulla città in cui viviamo, per apprezzarla e difenderla, per dare voce e ruolo ai nostri concittadini consapevoli e responsabili e per far vivere al visitatore curioso e aperto un’esperienza significativa ed interessante. Unica, come lo è la nostra città.