Lunedì 8 aprile 2024 in ricorrenza dell’ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIUSEPPE TARTINI, presentazione del Progetto Europeo Interreg TARTINI BIS volto a potenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini.
Saluti istituzionali e interventi del sindaco del Comune di Pirano Andrej Korenika, del direttore del Conservatorio Tartini di Trieste Francesco Gabrielli, di Stane Baluh, dell’Ufficio per le nazionalità del governo sloveno e di Fulvia Zudič presidente della CI Giuseppe Tartini.
Intervento musicale a cura del Conservatorio di musica G. Tartini di Trieste e presentazione del vino Refosco Tartini – Re maggiore: Sound Experience by Sara, prodotto da Vinakoper.
Organizzatore: Comune di Pirano in collaborazione con l’Associazione Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” Pirano.
Nelle pagine della storia di Pirano la data odierna commemora un evento da iscriversi a lettere d’oro. In quel lontano 8 aprile 1692, nel battistero adiacente al Duomo di S. Girogio, venne battezzato un bambino che, sulle ali della musica, avrebbe portato il nome di Pirano in giro per il mondo.
L’animo di Giuseppe Tartini, compositore e violinista, pervade ancor oggi quasi ogni angolo della città. E sebbene non siamo tuttora concordi sulla grandezza del maestro e sulla possibilità di definirlo piranese, le indelebili impronte da lui lasciate non vanno ignorate.
Molti convengono sul fatto che l’eredità di Tartini meriterebbe una maggiore attenzione, soprattutto nella città natale, di quanto fatto finora. Ed inaftti se volessimo essere davvero sinceri, dovremmo ammettere che senza il contributo e l’impegno della locale Comunità degli Italiani, il lascito culturale di Tartini svanirebbe nel nulla. Tuttavia al fine di riscoprire e valorizzare la vita e le opere del musicista, il Comune di Pirano, quale partner di progetti importanti, ha firmato negli anni precedenti alcune iniziative di rilievo, collaborando con esperti sia sloveni che stranieri provenienti da diversi settori.
L’iniziativa più recente, con cui si è aperta la solenne celebrazione per il 332° anniversario della nascita del famoso cittadino piranese, è stata presentata al pubblico nella più bella sala della casa in cui nacque Giuseppe Tartini ovvero Casa Tartini.
La Sala delle vedute era gremita di visitatori e ospiti di riguardo provenienti da diverse istituzioni. Ciononostante si notava l’assenza dei residenti piranesi, che senza alcun dubbio attraversano quotidianamente la famosa piazza, passando infinite volte accanto alla statua bronzea dell’illustre concittadino.
Dopo i saluti di benvenuto del Sindaco di Pirano, Andrej Korenika, della Presidente della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano, Fulvia Zudič, del Direttore Amministrativo del Conservatorio di musica Giuseppe Tartini di Trieste, Francesco Gabrielli, e del rappresentante dell’Ufficio per le Nazionalità del Governo della Repubblica di Slovenia, mag. Stanko Baluh, la parola è stata ceduta al Vicepresidente del Conservatorio di Trieste, Ugo Poli, che in qualità di responsabile tecnico ha presentato il progetto TARTINI BIS, la cui realizzazione è stata consentita grazie al programma europeo Interreg Italia-Slovenia 2021-2027.
Poli ha inoltre sottolineato l’importanza dell’apprezzabile novità del programma mirante a sostenere progetti incentrati sulla valutazione (valorizzazione) di risultati ottenuti nel periodo 2014-2020. Questi ultimi, secondo Poli, una volta terminato il periodo di supporto, restavano inutilizzati e dimenticati nel cassetto.
Il nuovo progetto, oltre a consolidare la collaborazione tra il Comune di Pirano e il Conservatorio di Trieste, si arricchisce di nuovi partner tra cui spiccano, dall’Italia il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e la Fondazione Luigi Bon, e dalla Slovenia l’Agenzia regionale per lo sviluppo Zeleni kras e l’Unione italiana di Capodistria.
Il progetto Tartini BIS intende proseguire l’attività di digitalizzazione del patrimonio culturale del compositore e violinista piranese, iniziata precedentemente col progetto tARTini che, mediante il sito web www.discovertartini.eu, offre al pubblico la possibilità di visionare l’opus tartiniano, includente opere a carattere musicale, scientifico, di carattere educativo e una collezione di lettere dell’artista. La ricerca verrà ulteriormente ampliata, esplorando opere sconosciute del Maestro delle Nazioni e dei suoi discepoli, custodite a Pirano, Capodistria e Treviso. Tra le iniziative di maggior rilievo vi è l’installazione, nel Centro Multimediale del Palazzo Gravisi di Capodistria, di una postazione interrattiva multimediale, dedicata a Tartini. Inoltre si continuerà a sviluppare e a promuovere il Percorso tartiniano, iniziativa calorosamente accolta per il suo forte potenziale turistico. Il nuovo progetto s’impegna inoltre a divulgare l’educazione musicale dei giovani e a patrocinare eventi musicali. Di questi, sei verranno organizzati su entrambi i lati della frontiera.
Oggi abbiamo già assisitito al primo evento, ascoltando alcune composizioni strumentali di Tartini del gruppo delle tre sonate e due duetti, interpretati dai docenti e dagli studenti del Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, tra i quali vanno annoverati, in particolare, Manuel Tomadin, Manuel Staropoli, Giovanni Zordan, Noela Ontani ed Emanuele Ruzzier.
Le note finali della musica ci hanno ricordato di dover rendere omaggio all’illustre concittadino con un gesto quasi simbolico per celebrarlo, il brindisi. L’occasione per far coccolare le nostre papille gustative era molto speciale. Abbiamo avuto modo di degustare un vino unico, versatoci nei calici dalla ideatrice stessa, Sara Pfeifer. Il vino si chiama Refosco Tartini 330 – Re maggiore ed è stato creato per celebrare il 330°anniversario della nascita del celebre violinista nell’ambito del progetto Tartini 330, Sound experience by Sara, a cui presero parte il Comune di Pirano, la cantina Vinakoper e le Gallerie costiere di Pirano.
L’ideatrice, giovane ingegnere, ci ha confidato che già durante gli anni universitari veniva stuzzicata dall’idea di analizzare l’influenza di onde sonore di diverse frequenze sulla fermentazione del lievito. L’idea è stata presentata alle cantine Vinakoper e…il resto è storia.
»Ovunque andiamo, siamo circondati dai suoni e difficilmente immaginiamo la realtà in assoluto silenzio. Eppure, chi l’avrebbe immaginato che le note musicali avrebbero potuto influire positivamente sui microorganismi della fermentazione alcolica, sulla disacidificazione biologica e sulla maturazione, in modo da migliorare l’aroma e l’odore del vino,« ha aggiunto Sara Pfeifer Milčinović.
E come l’hanno dimostrato? Prendendo in esame tre campioni: il primo non venne sottoposto alle onde sonore; al secondo campione appoggiarono un altoparlante a vibrazione al contenitore che lo custodiva; nel terzo campione immersero un altoparlante impermeabile nautico che, per l’intera durata della vinificazione, trasmetteva la Sonata in Re maggiore di Tartini. E chi fu il vincitore? Tartini, naturalmente. Il campione di vino che ha “ascoltato” la sonata del musicista oltre ad avere un’acidità equilibrata e correttamente dosata, vantava un gusto ricco e un odore gradevole.
»Questo refosco ci dona il suo tipico colore intenso, l’odore inebriante dell’uva nera ed un immancabile aroma, quel gusto che ci fa percepire tutta la sua morbidezza e consistenza«, ha aggiunto l’ideatrice del vino.
Tartini, in fin dei conti, continua ad unire le persone, come pure aveva unito in passato con la propria musica gli allievi e gli ascoltatori da tutta Europa.
Alla salute, Maestro!
Traduzione: Daria Gladovich
Foto: Nataša Fajon