Quest’anno per celebrare il bicentenario della nascita di Cesare Dell’Acqua, rinomato acquarellista, piranese di nascita, il quale ha vissuto e lavorato gran parte della sua vita a Bruxelles, si sono tenuti tutta una serie di eventi destinati a presentare la vita e l’opera di questo “illustre sconosciuto”. Le celebrazioni sono iniziate a luglio con l’allestimento di una mostra diffusa, destinata a presentare la vita e le opere dell’artista.
Per continuare a celebrare l’importanza del pittore, in occasione della pubblicazione di un catalogo molto dettagliato che racchiude tutto ciò che si sa sulla vita e sulle opere di Cesare Dell’Acqua, il 23 ottobre 2021 Casa Tartini ha ospitato la presentazione di quest’opera intitolata “Cesare Dell’Acqua 1821-1905. Catalogo generale 2021”. Flavio Tossi, ospite d’onore in Casa Tartini, nonché autore del catalogo in questione, ha presentato il volume, il quale è il frutto di una collaborazione transfrontaliera tra numerose istituzioni e più precisamente tra l’Istituto per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste (IRCI), la Società di studi storici e geografici di Pirano, la Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano, la Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini” e il Centro italiano “Carlo Combi” di Capodistria.
Oltre all’autore del catalogo Flavio Tossi hanno partecipato alla presentazione anche il triestino Franco Firmiani, altro grande conoscitore dell’artista, Marianna Accerboni, architetto e critica d’arte nonché moderatrice dell’evento e Kristijan Knez, il quale ha contribuito all’evento con un’introduzione sull’importanza di Cesare Dell’Acqua per la città di Pirano. All’evento sono stati presenti anche Andrea Bartole, presidente della CAN, e la vicesindaco nonché presidente della Comunità Italiana “Giuseppe Tartini” di Pirano Manuela Rojec.
Il catalogo racchiude uno studio trentennale sulla vita e le opere di questo rinomato pittore ottocentesco giuliano, il quale, purtroppo, rimane ancora oggi un “illustre sconosciuto” per tanti piranesi e triestini, nonostante il fatto che nella sua epoca conobbe grande fama non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e persino in Asia. Per fare un esempio, alcuni suoi dipinti sono stati rintracciati in alcune collezioni private perfino in Melesia o Carolina del Nord. Tanto è vero, che dietro a tanti pezzi ci sono tante belle storie e durante l’evento Flavio Tossi ne ha raccontata qualcuna, con tanto di sentimento. L’evento è stata un’occasione unica per conoscere ancora più a fondo questo illustre figlio di Pirano, le cui opere stanno in bilico tra l’accademismo e l’impressionismo. In conclusione, l’autore del volume Flavio Tossi e il suo collega Flavio Firmiani, hanno espresso il desiderio che questo catalogo abbia in futuro un profondo valore didattico, in quanto si tratta di uno studio molto dettagliato del pittore e della sua epoca.
Foto e testo: Anna Maria Grego