Sabato 6 novembre è stata inaugurata l’installazione temporanea ”site specific” di Fabio Roncato. L’opera è situata nelle saline di Sicciole ed è collegata alla storia e alla figura del salinaio, che prevedeva con l’arrivo della pioggia l’interruzione del raccolto per alcuni giorni. Il salinaio utilizzava una paglietta di lore, che era in grado di spostarsi a seconda dell’umidità in direzione dello scirocco o del levante. Questo strumento forniva il tempo necessario per organizzarsi e salvare il raccolto dalle intemperie.
”L’opera consiste in una rosa dei venti”, spiega l’artista Fabio Roncato, ”ho scavato nel terreno e l’ho riempito di terra, è una mia riflessione e un mio omaggio alla figura del salinaio, che per me rappresenta l’uomo di frontiera ed è un simbolo importante della cultura e della storia del litorale”. La rosa dei venti è un elemento molto essenziale per prevedere la buona riuscita del lavoro e adattarlo alle condizioni climatiche. L’opera ”site specific” (basata sul sito dove si trova) è stata concepita in modo che si potesse unire in armonia con il paesaggio e con il tempo dissolversi in esso, diventandone parte.
Prima di dedicarsi alla creazione dell’opera, Fabio Roncato ha dovuto capire e studiare la storia e la vita dei salinai, durante questo studio ha capito l’importanza della relazione con il clima e con il vento. Lo spettatore, mentre ammira l’opera, ha l’opportunità di volgere lo sguardo verso il punto dove guardavano i salinai e immedesimarsi per un attimo nel loro personaggio.
Durante l’evento, il presidente della CAN Andrea Bartole ha spiegato quanto lavori del genere aiutino le saline ad acquisire una popolarità sempre più vasta e di come ciò elogia il ricco patrimonio delle saline.
L’evento è stato curato da Clemente Miccichè e Giorgia Simoni, in collaborazione con Sofia Gemelli, che hanno trascorso sul litorale sloveno un lungo periodo professionalizzante nell’ambito del programma ”International Internship program” presso le Gallerie Costiere di Pirano. La realizzazione dell’opera artistica è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Pirano, dalla Comunità Italiana ”Giuseppe Tartini” di Pirano, la Facoltà di Studi Educativi dell’Università del Litorale di Capodistria e le Gallerie Costiere di Pirano.
Ad aprile dell’anno prossimo verrà inaugurata una mostra fotografica che riprende il lavoro dell’artista durante la creazione dell’installazione.
Lia Grazia Gobbo