Venerdì 5 novembre è stata inaugurata la mostra ”White Bianca Bela Weiss” presso il faro di Pirano. L’autrice della mostra è Miranda Rumina, artista multimediale slovena, che crea le sue opere utilizzando diverse tecniche come la scultura, la pittura, il design, la letteratura e i video.
La mostra è stata inaugurata dal presidente della CAN, Andrea Bartole, che ha salutato i presenti e ha ringraziato l’artista Miranda Rumina per la sua intrigante mostra e per aver dato vita al faro di Pirano con le sue opere. ”Il faro è uno dei spazi più cari”, ha commentato il presidente Andrea Bartole, ”è importante che venga arricchito e decorato con opere d’arte”. Il presidente della CAN ha infine omaggiato l’artista con dei doni della comunità di Pirano.
L’esibizione presenta anche un’importante tappa per l’artista: ”Sono passati trent’anni dalla mia prima esibizione”, spiega Miranda Rumina, ”ho avuto l’onore di esibire i miei lavori al ”Cankarjev Dom” di Lubiana”. La creatività di Miranda Rumina sorprende e scandalizza lo spettatore con un approccio completamente differente verso la concezione e il mestiere del pittore.
L’evento è stato creato assieme al club artistico ‘’Predsoba’’ che ha precedentemente collaborato con l’artista. I responsabili che hanno aiutato a sviluppare la mostra sono il fotografo Janez Volmajer e l’artista Vasko Vidmar.
Miranda Rumina si definisce una persona molto solitaria, che ama isolarsi nella natura e distaccarsi completamente dalla mondanità e dalla civiltà. ”Passo ore e giorni a contemplare la natura e tutto ciò che crea”, racconta Miranda Rumina, ”la natura è l’unico posto dove posso rilassarmi ed essere me stessa, mi isolo per un po’ dal mondo e poi torno per raccontare i miei pensieri e per esprimermi con le mie opere”.
Domenica 7 novembre l’artista si esibirà vicino al faro di Pirano dove creerà un enorme cuore utilizzando tre colori, il rosso, il bianco e il blu. L’evento è dedicato alla trilogia di film del regista polacco Krzysztof Kieślowski, chiamata con i rispettivi colori.
La mostra è aperta al pubblico fino al 30 novembre di quest’anno.
Lia Grazia Gobbo