Una collaborazione nel segno del retaggio storico-culturale, quella che unisce la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” e quella del Montenegro, con sede a Cattaro, che sabato 8 ottobre hanno avuto occasione di rinsaldare i già stretti vincoli di amicizia. Il sodalizio tra le due comunità è fiorito quattro anni fa, quando si è svolto un apprezzato scambio con ospitalità reciproca. Separate da circa 800 chilometri, ma bagnate dallo stesso mare, Pirano e Cattaro condividono secoli di storia comune durante il dominio della Repubblica di Venezia. E proprio sotto il leone alato di San Marco, il simbolo per eccellenza delle Serenissima, collocato sulla facciata del Municipio, si è svolta un’affascinante sfilata, seguita con interesse da numerosi cittadini e turisti. A lasciarli letteralmente a bocca aperta sono state le danze della Marinarezza bocchese, la più antica confraternita di marinai al mondo, inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale UNESCO. Il gruppo folkloristico, giunto in visita assieme ai rappresentanti della Comunità montenegrina, ha dato un assaggio delle proprie secolari tradizioni, accompagnato dalle note della banda musicale di Cattaro. Con addosso i tipici abiti di colore nero, impreziositi da dettagli in oro, hanno dato dimostrazione del loro ballo tradizionale, dedicato al patrono della loro città, San Trifone. Fondata oltre un migliaio di anni fa con funzione assistenziale, la Marinarezza bocchese oggi si impegna a mantenere in vita gli antichi usi e costumi del passato, nonché custodire e tutelare una delle danze più suggestive dell’area mediterranea. In rappresentanza della Comunità ospitante ad attenderli è stato il gruppo in costume “Al tempo di Tartini”, mentre lo spettacolo in piazza è stato arricchito con gli interventi musicali dell’ensemble “Musica gentil in corso” di Muggia e i canti del coro misto “Georgios” di Pirano. Presso la sala delle vedute di Casa Tartini si è poi svolto un incontro istituzionale tra i rappresentanti piranesi e montenegrini. Presente pure Fabrizio Somma, segretario generale dell’Università Popolare di Trieste, a cui vanno i meriti per aver dato vita a questo proficuo sodalizio. “Creare ponti tra le Comunità è sostanzialmente il nostro compito e questo è il risultato di un grande lavoro che è stato fatto negli ultimi sei anni nei rapporti tra la CI del Montenegro e quelle dell’Istria e del Quarnero, nell’ambito di una realtà italiana storica su tutto il territorio dell’Adriatico orientale”, ha rilevato Somma, spiegando che le collaborazioni sono coordinate dall’Università in seno a un’iniziativa realizzata nell’ambito della progettualità della CNI in Montenegro con i fondi della legge 16/2014 del Friuli Venezia Giulia. “È importante conoscersi, fare rete e collaborare, nonché vedere cosa offrono le altre Comunità. Noi siamo stati a Cattaro quattro anni fa con il gruppo in costume ‘Al tempo di Tartini’, quando è stata anche presentata una mia mostra personale e adesso hanno ricambiato la visita”, ha dichiarato la presidente della comunità “Giuseppe Tartini”, Fulvia Zudič, contenta di ospitare nuovamente gli amici del Montenegro. A esprimere la propria soddisfazione per la proficua collaborazione intercorsa è stato anche il presidente della comunità del Montenegro, Aleksandar Dender, il quale ha sottolineando che “a Pirano ci sentiamo ormai a casa e non soltanto per l’influenza veneta che è ancor oggi visibile nell’architettura della città”.
Kris Dassena