Il faro o lanterna si trova sulla punta estrema della penisola della città di Pirano.
Poggia su un bastione cilindrico della cinta muraria veneziana, probabilmente risultato della ristrutturazione avvenuta fra il XVI e il XVII secolo di una simile ma più antica, medievale, struttura difensiva, come hanno dimostrato le sonde archeologiche effettuate nel 2008. Il bastione o rondella, è in pietra arenaria e ha una struttura poderosa. Nella parte terminale rivolta a sud-ovest si possono benissimo leggere due stemmi affiancati in pietra bianca d’Istria. Uno è lo stemma della famiglia Bembo (podestà), l’altro è lo scudo crociato del Comune di Pirano. Portano la data del 1617. La struttura muraria superiore invece è tutta in pietra bianca e risale al XIX secolo quando, verso la metà del secolo, vi furono collocati pure dei cannoni. A guardia della fortificazione contro eventuali invasori provenienti dal mare erano i gendarmi.
Nel 1874 venne costruito un edificio poligonale con tetto a spioventi, alcuni vani all’interno e sul ripiano del bastione e al suo interno pure una cisterna alimentata dall’acqua piovana e, secondo una tradizione orale, anche da una vena di acqua dolce.
L’edificio fu l’appartamento del guardiano del faro e della sua famiglia fino al 1976. Aveva l’importante compito di accendere la grande lanterna a petrolio per avvisare i naviganti della secca del promontorio piranese. Oggi il faro è alimentato elettricamente ed è posto in posizione più elevata rispetto al precedente. Si trova a 12 metri sopra il livello del mare, ha una visibilità di 11 miglia marine. È l’unico faro della costa marittima slovena.
Fa parte del complesso del faro pure il campaniletto neogotico in bei conci di arenaria. Abbattuto quello precedente di pianta quadrata dei primi dell’800, durante lo scontro con la flotta del Regno di Sardegna (Savoia) nel 1849. Nel 1855 lo sostituì questo rotondo, con in cima una bella corona neogotica in pietra bianca. È stato interamente restaurato nel 2008. È il più antico esempio di questo stile in Slovenia.
Appoggiata al bastione veneziano è la chiesa barocca di Santa Maria della Salute. L’edificio risale al XVIII secolo. Sorge su una chiesetta più piccola (nominata già nel 1274) e dedicata a San Clemente, protettore dei marinai. Dopo la grande peste del 1631, la chiesa fu attribuita alla Madonna della Salute. Nel suo interno degni di nota gli stucchi e le pitture del soffitto, recentemente restaurati. La salsedine purtroppo ha rovinato gli splendidi altari in marmo. Il bassorilievo originale dell’altar maggiore, di cui si può qui vedere la copia, si trova nel museo parrocchiale della chiesa di San Giorgio.
Contatto per le visite:
Museo del mare “Sergej Mašera” Pirano
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