Domenica 13 aprile alle 19 all’Auditorio Portorose
STRACAPIRSE
Rappresentazione teatrale
Testi: Luciano Santin
Con: Ariella Reggio, Marzia Postogna, Valentino Pagliei e Aleksander Ipavec alla fisarmonica.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti.
Si consiglia la prenotazione.
Tra i problemi del neocostituito stato italiano, vi fu (e in piccola parte permane) quella disomogeneità linguistica che si manifestò anche un secolo fa, nell’Alto Adriatico, alla fine della Grande guerra. A Trieste e dintorni, oltre allo sloveno e al tedesco, circolava un dialetto diverso dall’italiano standard. Basicamente veneziano ma infarcito di termini provenienti da altri idiomi, era il frutto della funzione marittima della città.
Il problema non stava nelle parole incomprensibili, quanto nei trabocchetti costituiti dai „false friends”, vocaboli simili ma dal significato affatto diverso. Il notissimo verbo pomigar, ad esempio, avrebbe il suo corrispettivo fonetico ma non semantico nell’italiano pomiciare. Struccarsi, ancora oggi, qui vale stringersi, abbracciarsi, e nel resto d’Italia, invece, ripulirsi il viso dal trucco, mentre l’avverbio volentieri continua a generare inutili attese e delusioni tra i visitatori ignari. Non voglio che mi copi, invece, può evocare una paura che va oltre il timore di un’imitazione, anche perché i cortei, invece che sfilare, possono rivelarsi micidiali armi bianche.
La pochade Stracapirse, ambientata nella Trieste appena annessa all’Italia, racconta la storia d’amore tra Jole, una “ragazza di Trieste”, e Gennaro, un ufficialetto napoletano della Sanità. Lui, figlio di un luminare della medicina partenopea, e lei, vispa ragazza di Cittavecchia, si incontrano, si piacciono, ma si comprendono sino a un certo punto. Cercano inutilmente, di assestare nel proprio contesto espressivo, termini che paiono familiari, ma generano insensatezza. La successione di gag ed equivoci dei quali entrambi sono preda, è decorata da un mélange di musiche e canzoni popolari, triestine e napoletane.
Organizzatori: Comunità autogestita della nazionalità italiana Pirano in collaborazione con la Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini” Pirano e l’Associazione Internazionale dell’Operetta del Friuli Venezia Giulia.
Patrocinio: Ministero per la cultura della RS per il tramite della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana.