Tra storia, leggende e tradizioni popolari, la vigilia di Capodanno è la notte di San Silvestro. La storia racconta che papa Silvestro abbia sconfitto un terribile dragone particolarmente maligno che viveva in una grotta sotterranea. Fu lui a raggiungerlo, scendendo 365 gradini, quanti sono i giorni dell’anno, che conducevano dal mostro.
Le tradizioni della notte di San Silvestro sono numerose, da quelle alimentari, come il piatto di lenticchie e cotechino, simbolo di ricchezza e prosperità, all’indossare indumenti di colore rosso, legato alla simbologia della luce e della fertilità.
“Chi mangia l’uva per Capodanno conta i quattrini tutto l’anno” recita un vecchio proverbio. Mangiare acini d’uva, o anche solo tenerli in mano, allo scoccare della mezzanotte, garantisce un anno nuovo ricco e prospero, o si possono mangiare dodici frutti rotondi, o chicchi di melograno, altra pianta considerata sacra fin dall’antichità, simbolo di fertilità e ricchezza.
Il 31 dicembre, nella notte più lunga che segna la fine dell’anno vecchio e anticipa il Capodanno (1 gennaio), l’augurio è di chiuderlo con serenità e che il nuovo vi riservi pace e prosperità.
Foto: Fulvia Zudič