A Strugnano, davanti al monumento lungo la strada principale, si è svolta oggi la cerimonia di commemorazione per le giovani vittime del 1921: due dei bambini, che il 19 marzo di quell’anno si trovavano in strada, furono uccisi da militanti fascisti, altri invece rimasero gravemente feriti.
Kristjan Knez, vicepresidente della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano ha preso parte alla commemorazione come oratore ufficiale. L’altro oratore ufficiale della giornata è stato il parlamentare Matej Tašner Vatovec. Ad aprire invece i discorsi, il sindaco del Comune di Pirano, Đenio Zadković, e Boia Česnik, presidente della locale sezione dell’associazione dei combattenti per i valori della LPL.
Kristjan Knez ha aperto il sul intervento così:
Giovanni Miccoli, maestro di storiografia e per lunghi anni docente all’Università di Trieste, nel suo volume I dilemmi e i silenzi di Pio XII, ricorda che “la banalizzazione strumentale della storia è un male antico”, e aggiunge che lo storico “non lavora per costruire arringhe avvocatesche, né per dare libero corso ai propri sentimenti o per mostrarsi anima bella, ma per offrire a sé e agli altri strumenti e materiali per capire”. Ciò significa che al passato dobbiamo approcciarci criticamente, esaminando i fatti pregressi sulla base della documentazione, delle fonti più diverse, delle testimonianze e non proporre ciò che a posteriori si vorrebbe fosse accaduto o, peggio ancora, mistificare, falsificare o diffondere mezze verità.
Di seguito pubblichiamo il discorso di Kristjan Knez: