Si è svolta ieri, 14 marzo 2019 a Palazzo Moroni a Padova, sede del Municipio, la riunione del Comitato Scientifico Organizzativo del Progetto Tartini 2020. Il progetto, sviluppato a Padova da diverse istituzioni quali ad esempio l’Università degli Studi di Padova e gli Amici della Musica, ha lo scopo di sviluppare, approfondire e diffondere capillarmente a livello locale, nazionale e internazionale la conoscenza dell’opera musicale di Giuseppe Tartini fino a rendere questa figura una permanente risorsa di ordine culturale, turistico ed economico per la città e la regione.
Il 2020 è una data importante, perché ricorrerà il 250esimo anniversario della scomparsa del grande musicista piranese.
All’incontro è intervenuta Lara Sorgo per parlare del progetto europeo Interreg “tARTini: turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini” di cui è capofila il Comune di Pirano, gli altri partner invece sono: la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, il Festival di Lubiana, il Segretariato dell’Iniziativa Centro Europea, il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste e l’Università degli Studi di Padova.
Dall’intervento presentato a Padova:
Nonostante Giuseppe Tartini è considerato all’unanimità come il maggior violinista e compositore del suo periodo, nonché personaggio chiave della storia musicale e culturale europea del secolo dei Lumi, ancora oggi è poco conosciuto e molte volte sconosciuto ai più. Grazie ad un progetto europeo finanziato interamente dal programma Interreg VA Italia-Slovenia 2014-2020, è la volta buona per rendere omaggio a un nome così importante. […] Obiettivo principale è la conservazione e la promozione del lascito del musicista al fine di creare un nuovo percorso transfrontaliero di turismo culturale tra i luoghi in cui Tartini ha studiato e lavorato: Pirano, Capodistria, Venezia e Padova. […] Non a caso il percorso che unisce Pirano e Padova, passando per Trieste e che in futuro potrebbe coinvolgere in una rete di città ‘tartiniane’ anche altri luoghi come ad esempio Assisi e Praga, si collega all’esperienza delle Strade europee della cultura lanciate dal Consiglio d’Europa.