PIETRO COPPO nel Museo del mare a Pirano
Pochissimi sanno che nel Museo del mare S. Mašera di Pirano è conservato un vero monumento della cartografia del XVI sec. Si tratta del cosiddetto “Atlante” di Pietro Coppo. L’opera proviene dall’antica Biblioteca civica di Pirano ricca di oltre 6000 volumi nel XIX sec. Nel 1891 alla biblioteca venne annesso il prezioso Archivio cittadino. Fino al 1954 ambedue ebbero sede nell’ala settentrionale del Tribunale, furono trasferiti poi al secondo piano di palazzo Gabrielli da poco diventato Museo civico piranese che nel 1959 diventò Museo del Mare Sergej Masera.
L’archivio ebbe una terza sistemazione autonoma, la biblioteca civica fu invece relegata in due piccoli ambienti e per una parte del suo fondo librario nel deposito del Museo medesimo. Qui negli anni Ottanta, fu studiata l’opera del Coppo dai proff. Lucio Lago e Claudio Rossit dell’Università degli studi di Trieste. Lo studio vide la luce in due volumi curati e stampati nel 1986 dalla Casa editrice LINT di Trieste per conto del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno e dell’Università Popolare di Trieste. Pietro Coppo era nato a Venezia, probabilmente intorno al 1470. Fece testamento il 7 luglio 1550 a Isola, dove aveva messo su famiglia sposando Colotta del nobile casato degli Ugo. Nella sua vita viaggiò moltissimo, in tutto l’Adriatico, nel Mediterraneo, in Italia, a Creta, fra Venezia e l’Istria. La moglie gli dette ben cinque figli. Coprì incarichi di grande prestigio oltre che esercitare la professione di notaio nella nuova patria d’elezione: Isola.Il Museo di Pirano merita anche per questa speciale e rara testimonianza (una delle quattro copie al mondo) una visita.
Testo e foto DPJ.