Giovedì 6 febbraio 2025 la Biblioteca civica di Santa Lucia ha ospitato la presentazione del volume “Testimoni del nostro tempo” (Editore CAN Pirano 2024), dell’autore Bruno Fonda a cura di Vladimiro Dellore.
A salutare gli intervenuti, gli amici, gli ex colleghi, gli ospiti e le autorità locali e nazionali è stata la direttrice della Biblioteca, Patricija Višnjevec che ha passato la parola a Fulvia Zudič, presidente della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano, seguita da Giovanni Coviello, Console Generale d’Italia a Capodistria e da Andrea Bartole, presidente della CAN locale e da Christian Poletti, vicesindaco della CNI del Comune di Pirano.
Presenti all’evento anche Meira Hot, vicepresidente della Camera di stato, Felice Ziza deputato italiano al Parlamento sloveno e Manuela Rojec, vicesindaco del Comune di Pirano.
Organizzatore: Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Pirano in collaborazione con la Biblioteca civica di Pirano.
Sono due le principali letture che si possono dare al libro “Testimoni del nostro tempo”, di Bruno Fonda. Da un lato, esso rappresenta un omaggio ai protagonisti che hanno fatto il cinema italiano, racchiudendo voci e interviste dei grandi pilastri del Novecento. Dall’altro, il libro costituisce un invito a riflettere sul presente e su un’epoca che ha segnato profondamente la nostra cultura e la nostra società.
“Testimoni del nostro tempo”, edito dalla CAN di Pirano nel 2024, raccoglie ben 29 interviste realizzate da Bruno Fonda per Radio Capodistria, tra gli anni ’70 e i primi anni 2000. Il volume unisce le voci di figure emblematiche del cinema italiano, tra cui Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Paolo Villaggio, Laura Betti, Mario Carotenuto, Sergio Leone e Pupi Avati; noti non solo per il loro lavoro artistico, ma anche per le loro idee rivoluzionarie, per le loro speranze disattese e per la lettura che hanno saputo dare alle sfide sociali e politiche del periodo.
Il libro è stato presentato dall’autore e dal curatore, Vladimiro Dellore, giovedì 6 febbraio, presso la Biblioteca civica di Santa Lucia. A dare il benvenuto al numeroso pubblico, sono state la direttrice della Biblioteca, Patricija Višnjevec e Fulvia Zudič, presidente della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano. Dellore ha descritto con grande entusiasmo il lavoro di Fonda, sottolineando come l’autore, suo amico e collega, sia riuscito a condurre interviste con profondità, sensibilità e intuizione, grazie alla sua professionalità e strategia giornalistica.
“Non ho difficoltà a immaginare le vibrazioni provate da Bruno Fonda nell’avvicinare e intervistare personaggi di così alta caratura e prestigio. È riuscito a farlo con una certa facilità” ha dichiarato, aggiungendo: “Riconosco l’approccio, perché abbiamo lavorato insieme in Redazione Culturale e provato gli stessi stati d’animo. A volte, sogno ancora questi momenti. Non era solo lavoro ma, come dimostra anche questo libro, era ogni volta l’avverarsi di un’esperienza unica e irripetibile”.
L’obiettivo del libro, come dichiarato da Fonda, era anche quello di offrire una visione schietta della fine del Novecento, analizzando speranze e ideologie di un’epoca. Non solo storia dell’arte e del Cinema, ma anche storia sociale ed impegnata. Gli attori e registi intervistati, seppur con focus diversi e in modi diversi, avevano infatti compreso i rischi della modernità e dell’alienazione, mettendo in luce il conformismo, la perdita di autenticità e gli effetti grigi del capitalismo. La loro visione, o meglio, previsione, denunciava l’alienazione, la perdita di autenticità e l’omologazione, mostrando il disagio esistenziale dell’uomo moderno costretto a vivere in un “consumismo povero”. Allora, si credeva ancora nella possibilità di un futuro migliore, nella cultura come strumento di cambiamento e nell’ideologia come mezzo per costruire una società più giusta. Eppure, risentirli oggi, ha un sapore amaro. Fonda nota con amarezza l’individualismo sfrenato, la disumanizzazione, l’indifferenza verso le ingiustizie e le tragedie umane, come le guerre e migrazioni, l’odio e la paura del diverso.
“Ecco perché il pensiero di Pasolini, di Antonioni, di Monicelli, di Villaggio, di Pupi Avati e di tanti altri, risultano, nonostante tutto, importanti anche oggi” ha affermato, conservando un barlume di speranza.
Durante la presentazione, non sono mancati aneddoti personali e privati, momenti di condivisione e di episodi “dietro le quinte”, come quando Alberto Sordi, in Slovenia per le riprese dei “Promessi sposi” non resistette all’invito a cena a casa del giornalista del “Terzo Mondo”.
Andrea Bartole, presidente della CAN piranese, ha sottolineato come le interviste di Fonda non solo abbiano rappresentato un’importante finestra sul cinema e la cultura italiana per i connazionali rimasti in Jugoslavia, ma costituiscano tuttora un utile ponte tra passato e presente. Ora, l’auspicio è quello di poter realizzare, grazie alla collaborazione con l’archivio del Centro Regionale di RTV Capodistria, altri due volumi, che raccolgano uno le interviste svolte con alcuni connazionali e l’altro quelle svolte con importanti personaggi del mondo teatrale, tra cui Mariangela Melato e Andrea Giordana.
Testo: Mariangela Pizziolo
Foto di Omar Palakovič @Tyaomi – Production
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